La Scott Valdarda Bike torna negli Internazionali d’Italia MTB Series.
Percorso e organizzatori numeri uno. Parola di Marco Aurelio Fontana. La
“sassaia” è pronta ad accogliere i riders più temerari. Ci sarà anche la
Staffetta di Campionato Italiano.
Stagione dell’off road iniziata da qualche settimana e a Lugagnano
Val d’Arda (PC) si vede nitida in lontananza la Scott Valdarda Bike
2013. Sabato 1 e domenica 2 giugno si torneranno a calcare gli
sterrati emiliani con un doppio appuntamento che legge gli Internazionali
d’Italia MTB Series alla domenica, anticipati dal Campionato Italiano
Staffetta XC Team Relay nella giornata di sabato. “Sarò certamente in gara tutti e due i giorni” sono le parole
chiare del bronzo di Londra 2012 Marco Aurelio Fontana, lui che da anni vive
non lontano da Lugagnano e conosce quelle colline come le proprie tasche. “Bellissimo, nel 2013 una medaglia olimpica
italiana sarà al via della gara di casa. Non vedo l’ora.”
Lo scorso luglio, la Scott Valdarda Bike di Lugagnano ha assegnato i
titoli di Campionato Italiano Assoluto XCO, vinsero Fontana ed Eva Lechner tra
gli élite e fu “uno dei Campionati
Italiani di XCO più belli che io abbia mai corso”, ha detto ancora
Fontana, rintracciando il segreto di questo successo nella voglia e nella
straordinaria passione messa in campo ogni giorno e da anni dal team
organizzatore della Lugagnano Off Road guidato da Luciano Vespari.
Questo ha permesso di confezionare un tracciato tra i più spettacolari e
tecnici in Italia, “Luciano e i
ragazzi del team hanno cercato durante la stagione scorsa di fare un percorso
che tirasse fuori le doti atletiche dei riders, ma anche l'abilità nella guida
della mtb in vista della gara olimpica che si sarebbe svolta da li a qualche
settimana”, ha aggiunto ancora Fontana. “Sono stati gentili e discreti nel chiedermi consigli su come tracciare
alcune delle parti nuove, e una volta deciso come intervenire hanno veramente
lavorato tanto.” Risultato, come detto, un percorso di 4,7 km molto
simile a quello delle Olimpiadi britanniche e guarnito con i tronchi a scalini
della “legnaia”, le paraboliche su cui volare (il meno possibile …per terra),
l’insidioso “cavatappi” e quella tremenda “sassaia” tanto amata da Fontana, che
ha fatto tornare a casa qualcuno un po’ “trido” - vale a dire ammaccato - come
si dice dalle parti di Lugagnano.
Comunicato Stampa